..ci vantiamo di avere un’ arte straordinaria: il doppiaggio. Ma doppiare un film è brutto, stupido e controproducente. Si doppiano i cartoni animati, non i film.

Se io fossi un attore e il mio film venisse trasmesso in un altro paese con la voce di un altro, sarei furioso! Perché la recitazione ha due aspetti: da una parte i gesti, le movenze, le espressioni e dall’altra la voce, il tono e l’intensità. Se viene meno uno dei due, l’interpretazione non è nemmeno giudicabile.

 Nella maggior parte dei paesi non è così usato il doppiaggio, tutti i film sono sottotitolati e ciò permette di ascoltare costantemente dialoghi in inglese. La scuola insegna la grammatica e il lessico, mentre a casa, nel tempo libero, inconsciamente, si impara l’intonazione, l’accento e la cadenza. “Si fa orecchio”, come si suol dire.

La scuola italiana insegna tanta teoria e poca pratica. Si insegna che “A” (che in italiano si pronuncia “A”) in  inglese si pronuncia “EI”. Questo è sbagliato!

Bisogna entrare nell’ottica inglese. Bisogna farlo fin da piccoli.

Basti pensare alla lingua che sappiamo meglio: l’italiano. Prima abbiamo imparato a parlare e poi a scrivere.

A scuola ci insegnano a tradurre dall’italiano all’inglese. Ci insegnano che la traduzione di “cane” è “dog”.  NO!

Vedi quell’animale a quattro zampe che fa <bau>? Ecco. Quello è un cane, un dog.

Sono tutti sinonimi. Che dicono la stessa cosa. Usati in posti diversi.

Abbattiamo le barriere! Solo così entreremo in un ottica globale, moderna, fresca e dinamica. Altrimenti il processo che si innesca nel nostro cervello, quando affrontiamo un’altra lingua, è lento.

Una volta imparato ad esprimere un concetto, o una parola, in inglese, dobbiamo iniziare a concepirlo come “sinonimo”. Perché le lingue sono quello. Sono altri modi di dire la stessa cosa. In Italia la nostra abitazione si chiama casa, in Inghilterra house, in Francia maison. Ma stiamo parlando della stessa cOsa! 

Sappiamo dirlo? Quello è l’importante! Poi sta a noi ricordarci come si scrive, ma quello è un problema seguente (e lì subentra la scuola).

Detto questo, ci sono mille altre cose da imparare prima dell’inglese e non gli si può dedicare troppe ore scolastiche. Per questo trovo che le serie tv e i film debbano essere trasmessi in lingua originale in modo da completare il lavoro dell’insegnante.

Se a casa, nel tempo libero, la televisione trasmettesse film in lingua con i sottotitoli, ci sarebbe un notevole miglioramento della conoscenza della lingua inglese.

E poi.. diciamolo.. la bocca che si muove in un modo e la voce che dice tutt’altro.. non se pò ne vvedé ne sentì.